Monday, February 28, 2011

Wear Can You Find Everclear Alcohol

CIVITEX

The first When I read the name of Fabio Civitelli not been on a roll of Tex , nor on any of Mister No . Maybe you would not believe, but it was a comic book Alan Ford . To be precise, on No. 16, entitled "A vote for NOTAX, August 1970. E' lì sopra, infatti, che nella rubrica della "Posta" compare la lettera del quindicenne Fabio, che aveva inviato alcuni suoi disegni perchè Magnus li giudicasse. "Non sono malaccio" risponde il Raviola. Il destino ha voluto che poi Magnus e Civitelli (divenuto in seguito uno degli autori di punta della Sergio Bonelli Editore) si trovassero a disegnare lo stesso personaggio, Tex.
Naturalmente, della missiva pubblicata dalla Corno mi sono accorto soltanto molti anni dopo, quando ho riletto tutti gli albi della serie, Posta compresa, per scrivere con Francesco Manetti il mio " Alan Ford Index " (Paolo Ferriani Editore). All'epoca avevo già avuto modo di conoscere Fabio di persona, e anzi, di diventarne amico.


Non è un caso che, proprio di recente, ci siamo scambiati delle cortesie in pubblico: io ho scritto i commenti alle sue tavole pubblicate nel bel volume di Little Nemo " Il mio Tex ", e lui ha firmato l'introduzione al libro mio e di Graziano Romani dedicato a Ticci ( Coniglio Editore ).
Durante lo scorso salone di Lucca ci siamo trovati a presenziare insieme alle rispettive presentazioni dei due titoli, e credo che, in coppia, chiacchieroni come siamo entrambi, abbiamo divertito the large audience present on both occasions.

In the picture below to see us together Stradella (Pavia) in the 2008 edition of " Oltrecomics " (and the one among us is Giovanni Battista Verger).

meet in addition to drawing comics, or at events around Italy, the risk of running into Civitelli even while I'm hiking on the ridges of the Tuscan-Emilian Apennines, and I say "risk" because while I trudged laboriously on foot, he throws himself from the peaks between Modena and Pistoia in mountain biking, a sport in which an ace is recognized, and thus the danger of being overwhelmed by his two wheels.

Nato il 9 aprile 1955 a Lucignano , in provincia di Arezzo (città, quest'ultima, dove ancor oggi vive e lavora), Fabio Civitelli inizia giovanissimo a disegnare fumetti. I suoi primi lavori risalgono all'inizio degli Anni Settanta, quando cura per la Edifumetto di Renzo Barbieri la realizzazione di alcuni episodi di serie quali Terror e Lo Scheletro . Successivamente sostituisce Bruno Marraffa ai disegni di Zordon , della Ediperiodici, e illustra, su testi di Silverio Pisu, le storie del Dottor Salomon apparse sugli Albi dell'Intrepido della casa editrice Universo, per la quale collabora anche a L'Intrepido e Il Monello sotto lo pseudonimo di Pablo de Almaviva. Per la Mondadori cura alcune storie pubblicate su SuperGulp, cercando di riprodurre il tratto di Jack Kirby e di John Romita per realizzare i Fantastici Quattro e L'Uomo Ragno.

Nel 1979 approda alla Bonelli: l'esordio di Civitelli sugli albi bonelliani avviene con un nutrito gruppo di avventure di Mister No tra cui un paio considerate giustamente tra i classici del personaggio: "Ananga!" e "Alien", entrambe scritte da Tiziano Sclavi . Presto arriva la "promozione" alle tavole di Tex: il suo primo albo della testata leader Bonelli House is 293. Since then, Civitelli alternates with the other designers in the series, with results that do Annovati most significant among the authors of the new generation of designers dell'immarcescibile ranger.
Recognizable for its treatment very clean, very good at the game of contrasts between black and white, Fabio Civitelli gives you the best of himself in the meticulous reconstruction of scenes and objects, always made light of a flawless documentation. Remember, in this respect, the excellent and historically accurate reconstruction of New Orleans in which they move and Tex Carson in history "The corrupt city " (Tex 323).
Sempre pronto a sperimentare soluzioni grafiche, straordinario nella recitazione dei personaggi, Fabio è apprezzatissimo anche all'estero, come testimoniano gli omaggi tributatigli in Portogallo e in Brasile (al punto da aver disegnato alcune copertine per il mercato di questo Paese), Civitelli è anche stato l'autore del Tex a colori del sessantennale e, caso più unico che raro nella serie di Aquila della Notte, anche il soggettista di una storia. Si tratta anche di uno degli autori più intervistati in Rete, come dimostrano le sue risposte sul Tex Unofficial Site , il Tex Willer Blog , Collezioneggio , Amazing Comics , Fumetti di Carta e chi più ne ha più ne metta .

Saverio Ceri , l'impareggiabile curatore della rubrica " Diamo i Numeri ", dedica proprio a lui la nuova puntata del suo spazio mensile. Gli cedo la parola. A seguire, per i più curiosi (dato che contiene gustose note autobiografiche), la prefazione scritta da Fabio per il libro "Giovanni Ticci, un 'americano' per Tex" .

Diamo i numeri 6

Fabio Civitelli: 30 E LODE
Xavier Ceri

Many have celebrated the past year, the 25-year career Texiana Fabio Civitelli. Few have noticed that a few months ago, the designer Arezzo celebrated another milestone: thirty years in the House Bonelli. The onset of Civitella to the editor of Via Buonarroti dates back to Mister No No. 65 October 1980. Alfredo Castelli was to christen the then twenty-five drawings, which in a few years became one of the pillars of the magazine dedicated to pilot the Amazon, and finally in 1985 in the pages Series flagship of the publishing house: Tex.

In the last thirty years has produced Fabio Bonelli our boards officially 4918, these should be added to Bonelli remain within the 16 pages of "The Duel" one of the few stories out of Tex-series, made entirely in Technicolor Nice to pair with the weekly Mirror in 1998 and "Smoke signals" a board of Tex-shot always, always nice for the book "the rest of the warrior" of the Hazard Editions in 2004.

But we come to official figures. Four warheads
that hosted le tavole di Civitelli: Tex , Mister No , Collana Almanacchi e Orient Express .


3572 le tavole di Tex,


1334 quelle di Mister No


e 12 quelle di “Pomeriggio Cubano”, episodio autoconclusivo pubblicato su Orient Express 15 nel 1983.


Diciassette, a oggi, le avventure di Tex nelle quali Fabio ha messo lo zampino, otto quelle di Mister No.


Curiosamente, al contrario di quello che si potrebbe pensare, la “carriera” più lunga è quella su Mister No. Se infatti la prima tavola risale all’80, l’ultima è apparsa 26 anni dopo nel corso dell’ultima lunghissima avventura di Jerry Drake.

Primato quello dell’anti eroe nolittiano destinato ad essere presto battuto: se è vero, infatti, che la “carriera” di Civitelli su Tex è ferma a 24 anni (1985-2009), è anche vero che con la prossima avventura del ranger che verrà pubblicata a firma del nostro Fabio, le gerarchie verranno ristabilite e Aquila della Notte tornerà ad essere il personaggio sul quale Civitelli ha lavorato per una arco temporale maggiore.

Nove gli sceneggiatori che hanno scritto le sue storie; eccoli in rigoroso ordine di quantità:


Nizzi 3418
Castelli 377
Sclavi 303
Bonelli G.L. 268
Manfredi 220
Missaglia E. 198
Boselli 94
Nolitta 28
Ferrandino 12


Due considerazioni: di gran lunga Claudio Nizzi è stato il compagno d’avventure preferito da Civitelli, il 70% delle sue tavole sono state scritte dallo sceneggiatore di Fiumalbo; inoltre Civitelli è l’unico disegnatore bonelliano a poter vantare la collaborazione con i cinque più prolifici sceneggiatori di tutti i tempi della casa editrice, ha infatti lavorato su sceneggiature di G.L. Bonelli, Nizzi, Nolitta, Castelli e Boselli.

L’avventura più lunga realizzata da Fabio è “Gli spiriti della notte” (Tex 346-369), 369 pagine su testi di Nizzi, la più breve è “Pomeriggio Cubano”, 12 pagine sceneggiate da Ferrandino per Orient Express 15.


L’anno più prolifico per il nostro è stato il 1982 con 465 tavole pubblicate, seguito dalle 406 tavole del 1983 e dalle 369 del 1989. Il quinto posto è la posizione più alta raggiunta da Civitelli nella graduatoria annuale di tavole pubblicate dai disegnatori bonelliani; è successo tre volte nel’82, nell’86 e nell’89.
Ovviamente il minor numero di tavole annuale è 0, ed è accaduto per dieci volte. Il periodo di astinenza maggiore per i suoi fan è stato di due anni e mezzo, tra il 1997 e il 2000, tra Tex 445 e 475.

Le 4918 tavole realizzate hanno portato, ad oggi, Civitelli ad essere il 20° più prolifico disegnatore di tutti i tempi della casa editrice e, il 7° disegnatore di Tex e il 7° disegnatore di Mister No. Risultati di tutto rispetto,destinati a migliorare nei prossimi anni che consacreranno, grazie a un Texone da lui disegnato, Fabio Civitelli come uno dei grandi del fumetto, non solo italiano.
Saverio Ceri


UN DISEGNATORE “AMERICANO”
Di Fabio Civitelli


Preface
JOHN TICC, AN AMERICAN FOR TEX "
Moreno Burattini and Graziano Romani
(Coniglio Editore)

On end of the sixties I was a teenager in love with comics. I lived in a small village in the Val di Chiana, Lucignano, located right on the border of the provinces of Arezzo and Siena. Since the primary I was passionate about the adventures of Tex, a character that I considered more compelling, more "adult" heroes of the many kids who crowded the newsstands of the time.

Yet my interest in comics authors had not stopped our own: the Nimbus Kid Mondadori, who was none other than the American accent Superman, and especially the Tarzan of the Cenis, flower head that published authors such as Burne Hogarth, Joe Kubert and especially Russ Manning (my absolute favorite) had moved from my liking but very good Galleppini, Letter, Bignotti, etc, so these designers stesso.Eppure dynamic and realistic at the time when I went in there to peep the newsstand Tex Gigante because my modest finances did not allow me to buy every month: the number 91 when I opened "Revenge Indiana" I was amazed! All I was fascinated by the designers americani lo ritrovavo nel nostro Tex! Un dinamismo incredibile, dei cavalli che sembravano schizzare fuori dalla vignetta, e soprattutto un’inchiostratura a pennino tagliente come la lama di un rasoio!

Da quel giorno tenni sempre da parte un soldino per acquistare le storie di questo talentuoso disegnatore di cui non sapevo nulla: lo stile lo classificava tra gli autori d’oltreoceano ma il nome, italianissimo, mi mandava in confusione. Non potevo certo immaginare che il mio idolo abitasse a Siena, a meno di 40 chilometri da casa mia!Soltanto più di quindici anni dopo, quando anch’io fui chiamato a realizzare le avventure di Aquila della notte, riuscii a conoscere lui e la sua collaboratrice più fidata, la wife Monica, who took charge of writing the lettering, with Swiss precision, beautiful on the tables. From that day he also became my letter and the fact of having to take my boards for each month, my visits became more and more frequent over the years and so I was able to preview the work of John and tried to snatch secrets.

Ticci is a realistic drawing. Yet his is not a West photography. Despite have a massive documentation, has failed for years to realize his personal vision of the world's border. Take the rocks in Arizona wind, weather, sand have polished the stones and walls of the canyon, but the rocks he draws are an idealization, too round, too smooth, too good to be true. However, perceive themselves as such, and the reader feels catapulted into the scene so as to feel the dust, dry air, the scorching sun! Its shadows flee a thousand shades of photographs: in his youth assimilated the lesson of Milton Caniff, the His brush strokes sculpt the folds of the clothes and the coat of horses as Michelangelo carved marble! And what about Tex's face: a look of ice, a slight smile, the cheekbones prominent on the cheeks tightened, a neck like a Doric column!

it deserve a chapter of his horses is the only designer I know that manages to bend the curve as the horses in the race bike and let him raise so much dust that even a division of tanks could! Yet thanks to his ability, not only are seen as realistic in the highest degree, but have become a model of reference for any artist (including myself) that comes close to the comic western.
I could talk at length about how John creates environments, I could describe the adobe bricks used to manufacture the poor Mexican villages and the wooden beams of the white villages, never equal, never too polished, always full of knots and imperfections, Being able to speak the spartan housing of the Navajos and the curtains of the Plains Indians, disegnate con tanti oggetti e suppellettili e che ci fanno entrare nella vita quotidiana dei loro abitanti.

Quello che invece mi preme sottolineare è la capacità di raccontare. Ognuno di noi si trova davanti un foglio bianco, generalmente formato A3, e di lato ha una paginetta dattiloscritta con una descrizione sommaria delle vignette, corredate dai dialoghi. Entro questa gabbia si deve muovere il disegnatore e Giovanni con assoluta naturalezza trova sempre la prospettiva giusta e l’inquadratura più adatta per raccontare la scena: se poi la sceneggiatura prevede una scena d’azione il Nostro si scatena e riesce a infondere un dinamismo tale da lasciare a bocca aperta: i cavalli si impennano, gli having hoofs throw dust in the foreground to the reader, the gunshots come from the cartoons and intrude into adjacent areas, the bandits hit fall to the ground in poses broken!

A vignette after another, his stories run in front of our eyes to read and understand even without reading the text: it all seems very simple, but it is not. Modestly, with a pen, a brush and a bit 'of China, John Ticci rattles off in front of us this small, charming movie. And instead it hard to imagine how difficult to build a harmonious flow of images so, so well connected, maybe not until we read the stories of some less talented author. Then we take in the hands of its own history and we realize all his qualities, his sophisticated skills in telling and his ability to make us dream of a West truer than true.

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